Secondo quanto riportato da Reuters e FT, BP avrebbe abbandonato il progetto della South East Europe Pipeline, il gasdotto che avrebbe dovuto portare ai mercati dell’Europa orientale il gas di Shah Deniz II (Azerbaigian), collegandosi al TANAP.
Dopo la decisione di favorire TAP a ITGI lungo l’ipotesi di tracciato meridionale, i membri del consorzio di Shah Deniz (BP, Statoil e Socar) hanno così scelto il progetto finalista per la diramazione settentrionale: sarà Nabucco West, la versione ridotta a 10 Gmc del Nabucco, archiviato nel suo tracciato originale già da qualche mese.
Per l’anno prossimo è invece attesa la decisione su quale dei due tracciati, Nord (Nabucco West verso l’Austria) o Sud (TAP verso l’Italia), sarà infine costruito per il 2018.
La decisione di BP, che avrebbe partecipato direttamente alla costruzione di SEEP, è probabilmente riconducibile al difficile momento finanziario della società, alle prese con le conseguenze economiche delle perdite nel Golfo del Messico e con il tentativo di uscita dal consorzio TNK-BP in Russia.
Per quanto riguarda l’Italia, ora che i finalisti sono stati scelti, è fondamentale che il Ministero delle sviluppo economico, fino ad ora molto vicino al progetto ITGI, prenda atto della situazione e si mobiliti in tutte le sedi per favorire la realizzazione del TAP. L’arrivo del gas azerbaigiano consentirebbe di aumentare la diversificazione delle forniture all’Italia, favorendo la sicurezza energetica nazionale.
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