Interessante analisi di Julian Lee, che suggerisce come la finestra di opportunità per la Russia di esportare grandi quantità di gas in Cina si stia rapidamente chiudendo.
Quattro le ragioni:
- non si riesce a trovare un accordo sul prezzo (i cinesi cercano di prendere i russi per disperazione e assicurarsi gas a prezzi molto bassi, ma questi ultimi al momento possono tenere la posizione);
- aumenta la concorrenza centrasiatica (qui l’isolamento infrastrutturale imposto dalla geografia e da Gazprom rende attraenti perfino i prezzi offerti dai cinesi);
- la produzione non convenzionale cinese è destinata a crescere;
- aumenta la concorrenza da parte del GNL, austrialiano e non
Insomma, il governo cinese ha studiato molto bene la lezione della diversificazione come strumento di sicurezza energetica. Sul versante russo, la strategia cinese è già stata anticipata da anni e infatti i grandi investimenti in esportazione continuano a concentrarsi in Europa.