Secondo i dati pubblicati da BP, nel 2012 i consumi energici mondiali sono ammontati a 12.477 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), 252 in più rispetto al 2011 (+2,1%).
La Cina si è confermata il principale consumatore mondiale, con consumi pari a 2.735 Mtep, 194 in più rispetto al 2011 (+7,7%). Per avere un’idea, il solo aumento del fabbisogno cinese è stato superiore a tutta la domanda italiana. Tra il 2002 e il 2012 i consumi energici cinesi hanno fatto registrare una crescita del 9,8% annuo, arrivando a costituire il 21,9% dei consumi energetici mondiali.
Secondo mercato mondiale – da 2010 – gli Stati Uniti, con consumi pari a 2.209 Mtep (-2,5% rispetto al 2011), seguiti da UE (1.673 Mtep, -0,8%), Federazione Russa (694 Mtep, -0,3%), India (563 Mtep, +5,4%) e Giappone (478 Mtep, -0,6%). L’Italia al 15° posto (senza contare l’UE) con 162 Mtep (-4,2%).
Per quanto riguarda il paniere energetico, a livello globale continua a dominare il petrolio (33%), seguito da carbone (30%), gas naturale (24%), nucleare (4%), idroelettrico (7%) e altre rinnovabili (2%). Consumi in aumento per tutte le fonti, tranne il nucleare, che ha perso il 6,7% a causa degli effetti dell’incidente di Fukushima Dai-Chi (il settore dovrebbe comunque tornare a crescere grazie ai nuovi impianti in costruzione).