La società di reti belga Fluxys ha manifestato pubblicamente il proprio interesse a entrare nel consorzio TAP, qualora il gasdotto fosse scelto come tratto finale dell’infrastruttura destinata a trasportare il gas naturale azerbaigiano sui mercati dell’UE.
Fluxys è attivo su diversi mercati europei: opera l’interconnettore tra la Gran Bretagna e il Belgio e, soprattutto, l’infrastruttura che trasporta il gas del Nord Europa fino al confine italiano (TENP/ Transitgas).
Non operando direttamente sul mercato italiano, l’interesse di Fluxys indica l’esistenza di concrete possibilità che l’Italia diventi il punto di accesso del gas azerbaigiano al mercato europeo. Questo potrebbe avvenire anche sulla base di meccanismi di swap di volumi sui diversi mercati o sui diversi punti della medesima rete.
L’annuncio, venuto a seguito di una trattativa iniziata nel 2012, rappresenta un ulteriore rafforzamento del progetto TAP nella competizione con Nabucco West. Una decisione finale sul progetto è attesa entro l’estate.
Attualmente gli azionisti di TAP sono tre: Axpo (42.5%), Statoil (42.5%) ed E.ON (15%). Se scelto, TAP vedrebbe entrare nel proprio capitale, oltre a Fluxys, anche tre membri del consorzio Shah Deniz: BP, Total e SOCAR. La prospettiva di una diluizione delle quote tra operatori di primo piano del mercato europeo consente una maggiore ripartizione del rischio e quindi rappresenta un elemento di forza per il TAP.