Si fa sempre più difficile la situazione di Naftogaz, la compagnia energetica statale ucraina. Secondo quanto riportato da Snam RG, Gazprom è tornata a fare pressione su Naftogaz affinché acceleri le operazioni di stoccaggio del gas in vista della stagione invernale.
Attraverso la rete ucraina transita ancora oltre metà del gas diretto verso i clienti UE e senza un’adeguata capacità di stoccaggio lungo le linee di esportazione si accresce il rischio di non riuscire a far fronte a eventi eccezionali.
Secondo Gazprom, Naftogaz deve iniettare oltre 19 miliardi di metri cubi entro l’autunno per garantire un livello adeguato e “onorare gli impegni di transito ininterrotto verso l’Europa”.
Per favorire le operazioni, Gazprom ha versato un miliardo di dollari come pagamento anticipato per gli oneri di transito a Naftogaz. In questo modo la società ucraina ha la liquidità per acquistare – sempre dai russi – il gas da stoccare.
La situazione finanziaria di Naftogaz è sempre più complicata: i debiti della società continuano a crescere e le possibilità di ripagarli sono sempre più lontane. Alle inefficienze e alla necessità di crescenti investimenti solo per mantere l’operatività si sommano anche le difficoltà politiche ad aumentare le tariffe ai clienti sul mercato interno.
Considerando la crescente disponibilità di capacità di trasporto attraverso altri gasdotti (Yamal-Europa, Nord Stream), Naftogaz ha perso buona parte della propria capacità di ricatto rispetto a Gazprom ed è dunque probabile che nei prossimi anni si assista a un ingresso russo nell’azionariato della società ucraina, a compensazione dei debiti accumulati.