La IEA ha pubblicato oggi il World Energy Outlook 2013. Tanti gli spunti interessanti, ma uno in particolare ci riguarda da vicino: il declino dei consumi attesi europei per i prossimi decenni.
Ricordando che gli scenari e le previsioni ci dicono di più sul presente che sul futuro, è interessante notare quanto le stime IEA relative all’Europa siano più basse rispetto anche solo a quelle di un anno fa. Per l’UE, la domanda energetica totale attesa per il 2020 è più bassa di 64 Mtep (1.614 anziché 1.678) e questo anche se le stime a livello mondiale sono state invece riviste al rialzo di 103 Mtep (15.025 anziché 14.922).
Interessante soprattutto l’impatto sul mercato del gas naturale: i consumi attesi sono ora di 485 Gmc al 2020 e di 527 Gmc al 2030. Il mercato europeo si è perso in un anno tra 40 e 50 Gmc a medio-lungo termine, concentrati soprattutto nella minor domanda elettrica. Con il corollario che in caso di rivisitazione delle politiche ambientali europee, lo scenario potrebbe migliorare sensibilmente.
Date le previsioni di consumi attuali e considerando che la produzione UE è attesa stabile, il risultato è un minor fabbisogno atteso di importazioni. Di conseguenza, la necessità di nuove infrastrutture si sposta più avanti nel tempo. Sì sì, sto parlando (anche) di South Stream.
Per approfondire: il foglio elettronico con il confronto tra i dati delle previsioni vecchie e di quelle nuove.
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