Il petrolio continua a essere il centro dei mercati energetici globali, presenti e futuri. Sul tema, segnalo un bell’articolo dell’Economist, Saudi America. The economics of shale oil.
Il titolo rimanda esplicitamente a uno degli aspetti più interessanti del boom non convenzionale statunitense: la possibilità che gli Stati Uniti rivestano almeno in parte il ruolo di swing producer, oggi di fatto svolto a livello globale dall’Arabia Saudita.
A ostacolare una piena evoluzione in questo senso è però la legislazione statunitense, che vieta l’esportazione del greggio. Rimuovere l’ostacolo è molto difficile, ma non impossibile.