Eurogas ha pubblicato le proprie statistiche relative all’andamento nel 2013 del mercato del gas in Europa e le notizie non sono buone: i consumi UE si sono attestati a 462,3 Gmc, circa 6 Gmc in meno rispetto al valore del 2012 (-1,4%).
Si tratta del terzo anno consecutivo di contrazione, che ha riportato i consumi indietro di un decennio. All’origine di questa tendenza, la contrazione degli usi per generazione elettrica, sottoposti alla duplice sfida del carbone a basso prezzo e delle rinnovabili sussidiate.
In un contesto europeo difficile, il dato italiano brilla in negativo: consumi a 68,3 Gmc, in contrazione di 4,7 Gmc (-6,8%). Male anche il mercato spagnolo, a 30,9 Gmc (-8,7%). In controtendenza il dato tedesco, con consumi a 88,5 Gmc (+6%).
Dal punto di vista dell’offerta, la produzione interna ha continuato a rappresentare la principale fonte con 156 Gmc, pari al 33% del totale. I principali fornituri esterni sono stati la Russia (125 Gmc, 27% dei consumi), Norvegia (106 Gmc, 23%), Algeria (37 Gmc, 8%). A questi si sono aggiungi la Libia (6 Gmc, 1%). Gli altri produttori hanno fornito, soprattutto via GNL, 36 Gmc (8%), di cui circa la metà rappresentata dal Qatar.
Fuori dall’UE, in forte crescita invece la Turchia, i cui consumi sono passati da 45,3 a 44,5 Gmc (-1,8%), mentre quelli elvetici sono passati da 3,5 a 3,7 Gmc (+5,7%).