Giuro, non è accanimento. Però sono un lettore affezionato del Sole24Ore e dopo aver letto un articolo di oggi, ritengo opportuno informare il lettore di un paio di errori:
- i consumi europei nel 2013, secondo le stime di Eurogas appena pubblicate, sono stati di 462 Gmc e non di 492 Gmc (la differenza è pari più o meno ai consumi dell’intera Spagna);
- le riserve stimate nel Bacino del Levante sono nell’ordine dei 1.000 Gmc e non di 1.000.000 Gmc (quest’ultimo numero corrisponde a circa 5 volte le riserve complessive a livello mondiale, secondo le stime attuali).
Una riflessione anche sul titolo, La Ue sotto il ricatto energetico. Sarebbe opportuno specificare che il ricatto è ucraino e non russo, giacché i rischi di interruzione delle forniture di gas non dipendono da Gazprom, ma dal fatto che l’operatore ucraino Naftogaz continua ad accumulare debiti per il gas ricevuto.
Se, come probabile, a inizio aprile assisteremo a una crisi (più o meno mediatica), sarà perché Naftogaz continuerà a non pagare e, una volta interrotte le forniture dirette al proprio mercato, devierà o bloccherà quelle dirette in UE, portando alla chiusura dei rubinetti da parte di Gazprom.
Morale della favola: il ricatto c’è, eccome. Ed è il ricatto del nuovo governo di Kiev, che vuole liquidità per saldare i debiti contratti con la Russia.
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Dai su, tre ordini di grandezza che differenza vuoi che facciano!?! Mille o un milione più o meno siamo lì, no?
LOL, scusa il sarcasmo, hai mandato una mail al Sole per far notare lo sbaglio?