Segnalo la pubblicazione da parte della DG per le risorse minerarie ed energetiche del MiSE del Rapporto annuale 2014.
Il rapporto è un’utile collezione di dati relativi alle esplorazioni, produzioni e riserve di idrocarburi in Italia. Il documento copre anche le questioni relative alle royalties, alla struttura della DG e alle attività di monitoraggio nazionale e internazionale.
Riproduco un’interessante immagine che illustra l’andamento della produzione di gas naturale in Italia. Si tratta della nota tendenza alla contrazione della base produttiva nazionale: un dato che ormai si considera a pieno titolo strutturale.
Tuttavia, guardando al piano decennale di Snam Rete Gas, si scopre che per il breve periodo (2017) è previsto un piccolo rimbalzo a 9 Gmc nel 2017, seguito però da una contrazione a 6,5 Gmc nel giro di pochi anni (2023), probabilmente irreversibile.
Magari senza fretta, ma aumentare e diversificare la capacità di importazione sembra essere una necessità nel progettare il futuro del sistema italiano.
Un’opportuna riflessione sulla possibilità di rilanciare l’estrazione del Gas e del Petrolio in Italia sarebbe quantomai necessaria e certo non deve e non può essere ostracizzata dalla solita azione demagogica e fuorviante di coloro i quali demonizzato tale attività nel ns. Paese.
Non si capisce infatti per quale ragione si debba ostacolare tale attività nel ns. Paese ed inevitabilmente continuare ad importare le stesse fonti dall’estero. E’ ben evidente che le regole in essere e l’attenzione che tale attività riceverebbe, consentirebbero garanie operative di tutto rispetto e certo migliori di quanto eventualmente si faccia in altre aree lontane da dove importiamo tali combustibili.
Quantomeno, sarebbe tutta ricchezza risparmiata a tutto beneficiodella nostra bilancia dei pagamenti e della Bolletta energetica nazionale che continua ad essere un gravoso macigno sulla ns. economia.