Staccare ogni tanto dall’attualità aiuta il senso critico, oltre che l’umore. Soprattutto se si parte per un viaggio nella storia dell’umanità, della sua evoluzione e del suo incredibile rapporto con l’ambiente.
E Jared Diamond è un’ottima guida: prosa gradevole, esperienza sul campo e rigore scientifico, per il miglior libro di geopolitica che abbia mai letto. Anche perché, tra l’altro, la parola non compare mai.
Eppure la tesi principale del libro è che siano state proprio le caratteristiche geografiche a determinare i tempi e i modi dello sviluppo delle diverse civiltà. Disporre di piante e animali addomesticabili, di condizioni ambientali adatte a diventare sedentari e di contatti con altre popolazioni da cui apprendere sono stati i fattori che hanno reso le società umane di Eurasia, America, Africa e Oceania tanto diverse tra loro.
Cosa c’entra l’energia? C’entra eccome, perché a dare un vantaggio determinante alle civilità, dall’Europa alla Cina, è stata la possibilità di disporre di enormi quantità di energia sotto forma di animali. Bovini ed equini hanno infatti consentito un aumento di produttività tale da permettere poi gli altri grandi passi avanti verso la diversificazione del lavoro, l’evoluzione tecnologica, la complessità sociale e infine la supremazia militare.
Una lettura consigliata.
Jared Diamond
Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni
Einaudi, 2014, 400 pp.
ISBN/EAN: 978-88-06-21922-2 (cartaceo)
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