Un accordo temporaneo sulla ripresa delle forniture di gas russo all’Ucraina, il cosiddetto Winter Package, potrebbe arrivare giovedì o venerdì durante un incontro a Berlino.
L’accordo prevederebbe un pagamento da parte ucraina da 3,1 miliardi di dollari: 2 a ottobre e 1,1 a dicembre. In cambio, Gazprom fornirebbe subito 5 Gmc per il mercato ucraino, indispensabili per aumentare il livello di riempimento degli stoccaggi ucraini prima dell’inizio dell’inverno. Ora è al 52%, col nuovo gas russo salirebbe al 68%. Una spiegazione alternativa è che in realtà i nuovi volumi sarebbero usati per alimentare i consumi interni ucraini e prevenire un ulteriore svuotamento degli stoccaggi.
Il prezzo indicato è di 385 dollari ogni mille metri cubi e i 2 miliardi di ottobre servirebbero da pagamento anticipato per tutti e cinque i Gmc. Il saldo di dicembre potrebbe servire per ulteriori 3 Gmc, ma non è stato chiarito. : il pagamento anticipato dei volumi (1,9 miliardi di dollari) andrebbe a sommarsi ai 3,1 miliardi che Naftogaz pagherebbe per gli arretrati.
Sul tavolo resta la questione del debito di Naftogaz verso Gazprom. La cifra, secondo quanto riportato da Reuters, sarebbe di 5,3 miliardi di dollari. Intanto, Gazprom e Naftogaz hanno in sospeso un arbitrato per 4,5 miliardi (dei 5,3 totali) presso la Stockholm International Arbitration Court.
Il Winter Package servirebbe a scongiurare il rischio che Naftogaz devi i flussi di gas russo destinati ai mercati europei per coprire i propri consumi interni, come successo nel 2006 e nel 2009. Sarebbe tuttavia un accordo temporaneo, fino a marzo, in attesa che nella seconda metà del 2015 arrivi una decisione da Stoccolma, in base alla quale regolare i contratti futuri.
L’unica certezza resta in ogni caso l’origine dei fondi usati dal governo di Kiev per pagare, quelli del Fondo Monetario Internazionale, che in maggio ha concesso prestiti per 17 miliardi. E che potrebbe allargare ancora i cordoni della borsa, concedendo a Kiev ulteriore credito per diversi miliardi. Dietro garanzia dell’Unione Europea, come dichiarato dal Commissario Oettinger.
Aggiornamento: in un’intervista su Russia24, Alexei Miller ha sottolineato come i 5 Gmc potrebbero non bastare a mantenere la stabilità del sistema e che occorre arrivare ad almeno 7 Gmc in totale per garantire la stabilità dei flussi.