A maggio la Commissione ha diffuso un documento dal titolo Strategia europea di sicurezza energetica. Un documento inevitabilmente limitato, in linea con gli effettivi margini d’azione delle istituzioni europee, ma in ogni caso utile per alimentare il dibattito sul tema e la produzione di studi e valutazioni.
Tra le misure più significative, a fine agosto era arrivato alla Commissione uno stress test da ciascuno Stato membro, allo scopo di valutare i possibili rischi derivanti dall’approvvigionamento di energia, soprattutto di gas. Si tratta di documenti non pubblici, ma i risultati sono facilmente immaginabili: tutto sotto controllo, anche grazie ai bassi consumi dovuti alla crisi.
Le uniche criticità in materia di gas sono l’assenza di diversificazione nelle forniture in Europa orientale e la limitata interconnessione tra Spagna e Francia, come messo in evidenza anche da Entsog.
Il documento della Commissione ha anche spinto diverse organizzazioni a pubblicare le proprie deduzioni sul tema. Il Council of European Energy Regulators (CEER), che riunisce le Autorità nazionali in materia di energia, ha pubblicato la settimana scorso il proprio documento di posizione.
La tempistica non è casuale: oggi a Milano è previsto un incontro informale sull’energia, di cui il nostro Governo dovrà preparare il documento di sintesi finale. Molto probabilmente ci sarà un riferimento alla questione dello stoccaggio strategico europeo di gas, ossia al fatto che in caso di emergenza il controllo degli stoccaggi di emergenza si dovrebbe fare sempre più a livello europeo anziché nazionale. Concetto più simbolico che altro: gelosie nazionali a parte, le interconnessioni sono in ogni caso limitate, anche se in crescita, e quindi il gas stoccato serve soprattutto al Paese in cui è ubicato il sito di stoccaggio.
Come evidenziato dal CEER, il vero nodo della questione è un altro: il principale strumento di sicurezza per i consumatori europei è un mercato concorrenziale, integrato e ben funzionante, in cui l’intervento diretto del decisore politico sia davvero circoscritto a situazioni di emergenza ben definite e limitate nel tempo. Speriamo che il messaggio in qualche misura passi e che in questo campo le azioni seguano le dichiarazioni.
Aggiornamento: qui il “Report on short, medium and long term measures on energy security” utilizzato come base per l’incontro informale sull’enegia di oggi.