Russia e Ucraina hanno raggiunto ieri sera un accordo per risolvere la questione dell’approvvigionamento di gas per il prossimo inverno.
Dopo lunghi negoziati, Gazprom riprenderà le forniture di gas destinate al mercato ucraino. Era dal 16 giugno che tutto il gas in arrivo in Ucraina era destinato solo al transito verso l’Europa occidentale.
Nella sua versione definitiva, il cosiddetto Winter Package prevede forniture per 4 Gmc. Il prezzo concordato è di 378 dollari ogni mille metri cubi fino alla fine del 2014 e 365 dollari ogni mille metri cubi nel primo trimestre 2015, il momento il cui si verifica il picco dei consumi ucraini.
La cifra è dunque di circa 1,5 miliardi di dollari, versati in anticipo da Naftogaz, probabilmente con l’aiuto dell’UE. A questa cifra si aggiungono 3,1 miliardi di dollari di arretrati, pagati con parte dei 15 miliardi stanziati dal Fondo Monetario.
Il governo di Kiev è così riuscito a sfruttare la propria posizione per costringere gli europei e il Fondo Monetario a farsi carico dell’insolvenza di Naftogaz, mentre Gazprom è riuscita a garantire anche per il prossimo inverno un flusso regolare verso i propri clienti in Europa orientale.
Aggiornamento: sul tema, segnalo una mia intervista con Michele Pierri, pubblicata su Formiche.