La Commissione europea ha pubblicato ieri i risultati dello stress test sui sistemi gas dei Paesi europei condotto quest’estate. Due gli scenari testati: un’interruzione completa dei flussi dalla Russia e un’interruzione dei flussi attraverso l’Ucraina.
Tacendo sul fatto che la prima ipotesi è più propaganda che un effettivo esercizio da pubblicare, il dato principale è che, in caso di interruzione dei flussi attraverso l’Ucraina, a essere colpiti sarebbero soprattutto cinque Paesi dell’Europa orientale: Bulgaria, Grecia, Ungheria, Romania e Crozia.
Sul fronte delle contromisure, una maggiore integrazione delle reti con un ampio ricorso al controflusso e un coordinamento nell’uso degli stoccaggi sarebbero largamente sufficienti a evitare scenari apocalittici. La Commissione, naturalmente, raccomanda anche un ruolo più ampio della Commissione nel gestire il tutto.
A parte la poca rilevanza delle conclusioni, il lavoro presenta una serie di analisi interessanti e merita di essere letto. In particolare, sono pubblicamente disponibili:
- Comunicazione sulla resilienza di breve periodo del sistema gas europeo (“Stress Test Communication”) (+allegato)
- Rapporto del Gruppo di lavoro sul Sud-Est Europa
- Rapporto del Gruppo di lavoro sui Paesi baltici e sulla Finlandia
- Rapporto del Grupppo di lavoro sui Paesi della Comunità dell’energia (non-UE)
- Rapporto sulle contromisure dei Paesi G7 non-UE
- Rapporto sull’implementazione del Regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas
Buona lettura.