La IEA ha pubblicato oggi l’edizione 2014 del World Energy Outlook, lo studio di riferimento a livello mondiale in materia. Qui sono scaricabili il factsheet e l’executive summary, disponibile anche in italiano.
In generale, la tendenza è quella emersa come “consenso” già da diversi anni: i prossimi decenni saranno dominati sempre più dai mercati asiatici, con la Cina a trainare la crescita nel corso di questo decennio e l’India destinata – pur con non pochi punti interrogativi – a trainare la crescita di medio-lungo periodo.
Per quanto riguarda il petrolio, se fino alla metà del prossimo decennio il non convenzionale statunitense e gli altri produttori non-Opec, come la Russia e il Brasile, conquisteranno quote di mercato, nel lungo periodo la dotazione di riserve e i bassi costi di produzione faranno pendere di nuovo la bilancia a favore dei Paesi mediorientali.
Per quanto riguarda il gas, la IEA indica consumi in crescita al 2040 di oltre il 50% rispetto al 2012, con un produzione prevista a 5.400 Gmc, di cui circa un terzo da giacimenti non convenzionali. Sul lato dell’offerta, dietro a Stati Uniti e Russia si farà largo la Cina come terzo produttore mondiale.
Un dato particolarmente interessante riguarda le rinnovabili: al 2040, l’UE sarà ancora il maggior erogatore di sussidi ai produttori, nonostante la quota europea dei consumi energetici globali sia in costante discesa, dal 12 all’8%. E questo mentre nelle economie emergenti continuano invece gli investimenti in nucleare, la cui quota sul totale dei consumi è prevista in lieve aumento.