Negli ultimi quindici anni, i consumi di gasolio e benzina in Italia sono progressivamente diminuiti, sia per maggiore efficienza, sia per effetto della crisi.
Un bel problema per lo Stato, che notoriamente raccoglie circa il 70% del prezzo alla pompa. In totale, oltre 40 miliardi di euro all’anno, sufficienti a coprire le spese della difesa, dell’amministrazione della giustizia, della sicurezza pubblica e di tutta l’amministrazione centrale dello Stato.
Per evitare che il calo strutturale dei consumi si traducesse in un calo strutturale permanente del gettito, negli ultimi anni il legislatore ha proceduto ad aumentare progressivamente la pressione fiscale, compensando la perdita di gettito. Un’operazione che con ogni probabilità continuerà in futuro.
I dettagli sono analizzati da Matteo Villa in un post per l’ISPI Energy Watch, ripreso anche da SQ.