In questi giorni l’instancabile vice presidente della Commissione europea Maros Sefcovic sta facendo un tour degli stati membri per promuovere l’idea dell’Unione dell’Energia.
A chi scrive questa Unione dell’energia sembra più un accattivante slogan pubblicitario – e Sefcovic un PR – che non qualcosa di sostanziale. Tuttavia, non è certo corretto affermare che all’Europa manca una politica energetica.
Pur con tutti i limiti e gli inevitabili compromessi, che peraltro hanno luogo anche a livello nazionale, la UE si è andata dotando negli ultimi 15-20 di un ricco corpus normativo in merito e anche di qualche soldino da usare qua e là (vedi i 5 miliardi di euro per le infrastrutture del Connecting Europe Facility e vari miliardi per la ricerca e sviluppo tecnologico, anche energetico, nell’ambito di Horizon 2020).
Per chi volesse una panoramica dell’evoluzione e del quadro della politica energetica europea, pubblico la presentazione proposta a Milano qualche giorno fa durante un incontro di formazione presso la società di consulenza Protiviti.
Potete scaricare la presentazione qui.
Buona lettura!
Bella presentazione, sistematizza parecchie informazioni utili.
Vedi un quarto pacchetto energia in arrivo? Cosa ti aspetteresti di trovarci dentro?
Bah, in realtà non penso tanto a un quarto pacchetto energia. Ora si tratta più che altro di dare attuazione alle norme esistenti, sia a livello di iniziativa giuridica, che anche di cofinanziamenti comunitari.
Peraltro siamo andati al limite di quanto l’integrazione per il momento consenta: vedi le proteste polacche per l’accordo possibile di un raddoppio di Nord Stream o la reazione austriaca al piano nucleare inglese, accusato di aiuti di stato.