Segnalo un contributo scritto da Andrea Renzulli per l’Osservatorio energia dell’ISPI, che tratta del mercato elettrico e del ruolo che in esso giocano gli operatori di sistema (in Italia l’operatore è Terna).
L’autore sottolinea che a causa delle caratteristiche specifiche dell’energia elettrica il mercato dell’elettricità richiede la presenza di un’organizzazione complessa e di un operatore che si occupi di garantirne il funzionamento in condizioni di continuità e sicurezza.
Proprio per la sua delicata funzione l’operatore di sistema agisce in condizioni di monopolio sottoposto a regolazione economica da parte del potere pubblico (in Italia il controllo spetta all’Autorità per l’ Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico e, in misura minore, al Ministero dello Sviluppo Economico).
Se da un lato esiste dunque una giustificazione tecnica ed economica ai privilegi e agli oneri riconosciuti all’operatore di sistema, Renzulli evidenzia d’altra parte come nelle attuali condizioni di domanda stagnate, riduzione dei prezzi dell’energia elettrica sui mercati all’ingrosso e penetrazione delle rinnovabili intermittenti, l’architettura attuale del sistema “isoli” l’operatore di sistema dal difficile momento vissuto dalle altre imprese attive nel mercato elettrico.
In particolare a Terna viene garantito un rendimento sostanzialmente sicuro sul capitale investito nella rete e viene riconosciuta una certa discrezionalità nel mercato del bilanciamento, l’anello della catena del valore dell’elettricità che sta diventando sempre più importante.
Da qui la conclusione che la concorrenza vera e propria fra operatori economici privati in condizioni di parità sia sempre più relegata ai margini. La liberalizzazione del mercato elettrico risulta perciò ancora lontana dal suo completamento.
Un tema sicuramente da approfondire anche alla luce delle proposte di riforma del mercato elettrico (rimanda a Confindustria).