Alla fine era solo una boutade. A un mese dalla proposta in pompa magna di Hollande di creare un Airbus dell’energia, per guidare la transizione energetica con ferma mano pubblica, l’ipotesi sembra essersi sgonfiata.
La proposta aveva fatto sollevare parecchi dubbi, sia perché non si capiva bene chi dovesse fondersi con chi per creare il pachiderma, sia perché l’annuncio era stato inopinatamente unilaterale.
Si attendeva il consiglio dei ministri congiunto di mercoledì per capire se i tedeschi ne sapessero qualcosa e, se sì, se fossero favorevoli. A leggere le dichiarazioni, niente di rilevante: la proposta francese è decisamente caduta nel vuoto.
Insomma, sembra che Hollande abbia fatto l’annuncio per dare qualche contenuto in più a una conferenza stampa più attesa del solito, viste le sue recenti scorribande in moto.
Al netto del risultato, resta il fatto che quando si parla di cooperazione industriale, l’Italia continua a non essere un partner rilevante, nemmeno per le boutades.