Segnalo un mio articolo uscito oggi su AgiEnergia, di cui propongo di seguito l’incipit.
L’energia è parte di un processo economico e politico in continuo mutamento. Immaginare il futuro vuol dunque dire mettere insieme un numero enorme di variabili, dall’andamento incerto e dal peso mutevole. Un esercizio inevitabilmente destinato all’errore, ma dal quale decisori politici e operatori economici non possono sottrarsi per definire le proprie scelte.
Il conto dei numeri lo si può lasciare alle grandi organizzazioni, dalla EIA alla IEA, da Shell alla Commissione Europea, che nel tempo hanno elaborato complesse metodologie per combinare le variabili. Ciascuna coi propri bias, in base all’agenda politica preferita.
Nondimeno, a prescindere dallo specifico scenario, alcune priorità politiche “universali” sono destinate a dominare le scelte energetiche dei prossimi anni. Il modo in cui saranno combinate e l’importanza attribuita a ciascuna dai governi delle principali economie sarà determinante nel definire l’effettiva evoluzione del settore energetico a livello globale.