Il Corridoio meridionale dopo South Stream

Hazar - The Southern Gas Corridor Beyond South StreamL’annuncio di Putin a inzio dicembre dell’abbandono di South Stream ha attratto molta attenzione mediatica. La vicenda del gasdotto da diverse decine di miliardi di dollari rappresentava infatti il simbolo più evidente dello scontro in atto tra le strategie di Gazprom e quelle della Commissione Europea.

Ora che il progetto è ufficialmente abbandonato, sia Gazprom sia la Commissione Europea finiranno col rivedere profondamente i propri piani, soprattutto a causa delle aspettative tutt’altro che rosee del mercato del gas in Europa. In questo quadro, difficilmente ci sarà posto per l’ipotesi di deviare la rotta del South Stream passando dalla Turchia, secondo la formula giornalistica del Turk Stream.

Sull’argomento, segnalo una mia analisi pubblicata oggi dal Caspian Strategy Institute.

I prezzi dell’energia in Europa

Recent Trends in EU Energy PricesSegnalo un interessante studio pubblicato dal Parlamento europeo sui prezzi dell’energia in Europa dal titolo Recent Trends in EU Energy Prices, realizzato dalla DG Politiche interne del Parlamento stesso.

Il lavoro propone un’analisi delle tendenze in atto a livello globale, a cominciare naturalmente dalle quotazioni del greggio. La seconda parte analizza i dati – aggiornati a giugno o settembre 2014 – dei prezzi dell’elettricità, del gas e dei prodotti petroliferi nei diversi Paesi europei.

Lavoro interessante, limitato però dal fatto che non sono indicate le dimensioni dei clienti considerati per il gas e per l’elettricità, un elemento che influenza sensibilmente la comparabilità dei dati.

Petrolio: quando il prezzo può cambiare tutto

ISPI - Petrolio: quando il prezzo può cambiare tuttoIl secondo semestre del 2014 è stato segnato dal crollo delle quotazioni del greggio. Dopo aver raggiunto un picco di 115 dollari a metà giugno, il prezzo del Brent Dated ha iniziato a ridursi in modo costante per tutto il terzo trimestre, per poi crollare nell’ultima parte dell’anno. A metà dicembre è stata infranta la soglia psicologica dei 60 dollari e non si sono ancora presentati segnali di un’interruzione della tendenza al ribasso.

Un calo del 40% in un semestre è un avvenimento, ma le quotazioni del greggio sono storicamente sottoposte a oscillazioni. Per restare agli anni recenti, nel 2008 le quotazioni medie giornaliere erano passate dai 144 di metà luglio ai 34 dollari di fine dicembre: -76% in poco più di cinque mesi.

Ogni oscillazione ha cause e dinamiche uniche, ma il meccanismo che fa scattare la discesa dei prezzi è sempre il medesimo: un eccesso di offerta rispetto alla domanda, a cui non segue un’immediata riduzione dei volumi.

[il mio commentary continua sul sito ISPI]

Il futuro non passa solo nei tubi

La Nazione - Il futuro non passa solo nei tubiSegnalo con piacere che venerdì La Nazione ha pubblicato una mia intervista dal titolo «Il futuro non passa solo nei tubi», frutto di una chiacchierata con Antonio Fulvi.

Come naturale, gli spazi per definizione limitati di un quotidiano non lasciano molto spazio all’approfondimento e dunque alcune affermazioni appaiono più nette e perentorie di quanto non sarebbe opportuno in un contesto più accademico.

Detto questo, devo solo fare una precisazione sui numeri relativi ai consumi per autotrazione: il livello di due miliardi di metri cubi all’anno è la mia aspettativa per il prossimo decennio, non il volume attuale, che ammonta a circa la metà.

Focus sicurezza energetica – Q2 2014

Focus sicurezza energetica 18/2014È stato reso pubblico il focus sulla sicurezza eneregetica relativo al periodo aprile/giugno 2014 realizzato per l’Osservatorio di Politica Internazionale (Senato, Camera e MAE).

Il primo capitolo del Focus è dedicato all’analisi del fabbisogno di gas nei principali mercati europei, con specifico riferimento al difficile contesto della generazione termoelettrica da gas e alla composizione dell’approvvigionamento di gas dei principali Paesi europei.

Il secondo capitolo è invece dedicato all’offerta e, nello specifico, alle politiche dei Paesi produttori di gas naturale e dei Paesi di transito dei gasdotti attualmente in funzione o in fase di progettazione/realizzazione. Ai recenti sviluppi del sistema di infrastrutture di trasporto e alle prospettive di realizzazione di nuovi progetti è infine dedicato il terzo capitolo.

Il focus è completato da un approfondimento di Carolina De Stefano dedicato alle implicazioni economiche degli accordi di associazione tra Unione Europea, Moldavia, Georgia e Ucraina.