Sono scaricabili qui le slides relative al seminario «La politica energetica europea: il quadro comparato», tenuto ieri mattina presso la Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali.
Sono scaricabili qui le slides relative al seminario «La politica energetica europea: il quadro comparato», tenuto ieri mattina presso la Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali.
Gas e petrolio non convenzionali hanno profondamente cambiato i mercati dell’energia nordamericani. Per il momento, invece, gli effetti a livello globale sono per lo più effetto di speculazione teorica (e qualche volta politica).
Di certo per ora c’è solo la mutata posizione commerciale degli Stati Uniti, che però hanno smesso da tempo di essere il centro della nuova domanda di energia.
Sul tema si è scritto tanto (anche troppo), ma i nuovi studi interessanti non mancano. Segnalo anche io il report del CSIS dal titolo New Energy, New Geopolitics: Balancing Stability and Leverage.
Lavoro approfondito e molto interessante, soprattutto per la creazione di una scenaristica articolata in quattro casi e per l’attenzione specifica alle diverse aree geografiche.
Il nuovo giro di nomine al vertice delle controllate pubbliche non ha riservato grosse soprese, soprattutto sul fronte dell’energia.
Su Eni, in particolare, segnalo l’analisi di Giuseppe Cordasco su Panorma.it: L’Eni di Descalzi: tre cose da sapere.
In attesa che prima o poi il ruolo della politica nella gestione delle grandi aziende finalmente si riduca.
Sono disponibili qui le slides della mia relazione dal titolo Russia, Ukraine and the European Energy Security tenuta nell’ambito della conferenza Crisis in Ukraine and Crimea: emerging implications, organizzata oggi a Roma dall’Istituto Italiano di Studi Strategici “Niccolò Machiavelli”.
Segnalo un interessante paper dal titolo A Graphical Adversarial Risk Analysis Model for Oil and Gas Drilling Cybersecurity, che sarà presentato domani al GraMSec 2014.
L’argomento suona un po’ esoterico, ma il ruolo crescente delle tecnologie informatiche nelle attività di perforazione non solo ha aumentato la produttività e diminuito i costi, ma ha anche creato un nuovo tipo di vulnerabilità.
Per i non adetti ai lavori, interessanti soprattutto le prime due pagine, che contengono riflessioni utili per tutto il settore energetico.
Il presidente russo Putin ha inviato ieri una lettera aperta ai governi europei, per chiarire alcuni aspetti della crisi attuale. Inevitabilmente, la questione energetica è uno degli aspetti fondamentali.
In particolare, Putin ha sottolineato che:
La lettera si chiude con un invito alla cooperazione multilaterale tra Russia e Paesi europei, per stabilizzare l’economia ucraina e fornire le risorse necessarie a evitare un collasso. Più che un appello, una constatazione dell’inevitabile.