L’Azerbaigian e il Corridoio meridionale

Azerbaijan and the Southern Gas Corridor to Europe: Implications for U.S. and European Energy Security – Conference ReportÈ disponibile online il report relativo alla conferenza Azerbaijan and the Southern Gas Corridor to Europe: Implications for U.S. and European Energy Security, organizzata dalla Jamestown Foundation il 13 Settembre 2013.

Il report non presenta contenuti particolarmente innovativi, ma raccoglie una serie di contributi interessanti. Particolarmente utile l’executive summary, che chiarisce in modo puntuale le questioni principali relative al Corridoio meridionale.

Completano il report alcuni grafici interessanti (come la ripartizione per campi della produzioen di gas azerbaigiana nei prossimi dieci anni), cartine e la trascrizione dei principali dibattiti dei tre panels.

L’impatto del non convenzionale

HCSS - The Geopolitics of Shale GasSegnalo anche io (ultimamente arrivo sempre secondo…) uno studio molto interessante, The geopolitics of shale gas, preparato da The Hague Centre for Strategic Studies e TNO.

Il lavoro ha un respiro ampio e cerca di analizzare in modo rigoroso il possibile l’impatto del non convenzionale a livello regionale e globale.

Gli autori usano un approccio basato sulla scenaristica e cercano di inviduare possibili evoluzioni dei mercati energetici, dedicando particolare attenzione alla stabilità politica dei paesi produttori.

Tra le conclusioni più rilevanti, la possibilità che il gas sostituisca quote crescenti di consumi petroliferi, creando una pressione ribassista sui prezzi del petrolio. Con ovvie conseguenze negative per i produttori più dipendenti dalle esportazioni petrolifere e più esposti alle oscillazioni di prezzo.

In prospettiva europea, lo studio fa suonare un chiaro campanello d’allarme su due paesi produttori molto vicini all’Italia: la Russia e l’Algeria. Tutti e due sono infatti molto dipendendi dal controvalore delle proprie esportazioni energetiche e presentano una situazione politica e sociale (soprattutto l’Algeria) potenzialmente esplosiva.

Le politiche europee nel contesto globale

Doppio appuntamento martedì 4 marzo a Trento. In due lezioni cercherò di dare un contesto globale alle politiche energetiche UE, spesso affrontate e (purtroppo) concepite come se l’Europa fosse ancora il centro del mondo e bastasse la volontà politica dei governi europei per decidere le sorti del mondo.

Grazie a chi mi ha invitato.


ZOOM - Fossil Future. World Energy Consumption and the European Energy Security in the next twenty yearsLa prima lezione sarà Fossil Future. World Energy Consumption and the European Energy Security in the next twenty years, una guest lecture della School of International Studies (ore 15:00).


ZOOM - Vox Clamantis in deserto. Le politiche energetiche dell'Unione Europea nel contesto globaleLa seconda lezione sarà Vox Clamantis in deserto. Le politiche energetiche dell’Unione Europea nel contesto globale, una guest lecture del corso avanzato di Diritto dell’UE (ore 17:00).


 

Saudi America, il nuovo swing producer?

Economist - Saudi America. The economics of shale oil Il petrolio continua a essere il centro dei mercati energetici globali, presenti e futuri. Sul tema, segnalo un bell’articolo dell’Economist, Saudi America. The economics of shale oil.

Il titolo rimanda esplicitamente a uno degli aspetti più interessanti del boom non convenzionale statunitense: la possibilità che gli Stati Uniti rivestano almeno in parte il ruolo di swing producer, oggi di fatto svolto a livello globale dall’Arabia Saudita.
A ostacolare una piena evoluzione in questo senso è però la legislazione statunitense, che vieta l’esportazione del greggio. Rimuovere l’ostacolo è molto difficile, ma non impossibile.

Tagliare la bolletta elettrica del 10%? Ecco come

Carlo Stagnaro - Tagliare la bolletta elettrica del 10%? Ecco comeCaro-bolletta elettrica? Le soluzioni sono a portata di mano, a partire dal taglio dei generosi e poco giustificabili sussidi alle rinnovabili. E arrivando fino a un reale completamento del processo di liberalizzazione del mercato.

A indicare la strada e fare due conti sul tema ci ha pensato Carlo Stagnaro, in un policy brief dal titolo Tagliare la bolletta elettrica del 10%? Ecco come, pubblicato dal IBL.

Con le scelte giute, è possibile togliere dalle spalle dei consumatori italiani da 4 a 6 miliardi all’anno. Basterebbe solo avere un governo interessato a farlo.

Asse franco-tedesco dell’energia, nulla di fatto

"Le Point sur" : le Conseil des ministres franco-allemand Alla fine era solo una boutade. A un mese dalla proposta in pompa magna di Hollande di creare un Airbus dell’energia, per guidare la transizione energetica con ferma mano pubblica, l’ipotesi sembra essersi sgonfiata.

La proposta aveva fatto sollevare parecchi dubbi, sia perché non si capiva bene chi dovesse fondersi con chi per creare il pachiderma, sia perché l’annuncio era stato inopinatamente unilaterale.

Si attendeva il consiglio dei ministri congiunto di mercoledì per capire se i tedeschi ne sapessero qualcosa e, se sì, se fossero favorevoli. A leggere le dichiarazioni, niente di rilevante: la proposta francese è decisamente caduta nel vuoto.

Insomma, sembra che Hollande abbia fatto l’annuncio per dare qualche contenuto in più a una conferenza stampa più attesa del solito, viste le sue recenti scorribande in moto.

Al netto del risultato, resta il fatto che quando si parla di cooperazione industriale, l’Italia continua a non essere un partner rilevante, nemmeno per le boutades.