Socar annuncia l’acquisto di Desfa

SOCAR purchases a major stake in Greece natural gas transmission system operator - DESFA S.A.Come anticipato, la compagnia di Stato azerbaigiana Socar ha acquisito il 66% di Desfa, la società che gestisce la rete di trasporto ellenica.

Con un comunicato, Socar annuncia di aver raggiunto un accordo con Hradf, l’agenzia greca delle privatizzazioni. A seguito della rinuncia Gazprom, l’offerta azerbaigiana era l’unica ad essere stata formalizzata: considerando il delicato stato delle privatizzazioni in Grecia, sarebbe stato difficile ipotizzare un mancato accordo con Socar.

Con l’acquisizione di Desfa, Socar imprime una svolta al processo di scelta del gasdotto destinato a trasportare in Ue il gas naturale del Caspio. Solo una delle due infrastrutture in lizza, il Tap, transita per la Grecia e dunque si trova ora notevolmente avvantaggiata rispetto all’alternativa, il Nabucco occidentale.

Si tratta dunque di un’ottima notizia per l’Italia, che potrebbe veder aumentare la propria capacità di importazione di 10 miliardi di metri cubi all’anno entro la fine del decennio, con un aumento della diversificazione delle foniture, della concorrenzialità del mercato e delle possibilità di una più stretta integrazione con gli altri mercati europei..

Fluxys pronta a entrare in TAP

Fluxys signals strong interest to join TAPLa società di reti belga Fluxys ha manifestato pubblicamente il proprio interesse a entrare nel consorzio TAP, qualora il gasdotto fosse scelto come tratto finale dell’infrastruttura destinata a trasportare il gas naturale azerbaigiano sui mercati dell’UE.

Fluxys è attivo su diversi mercati europei: opera l’interconnettore tra la Gran Bretagna e il Belgio e, soprattutto, l’infrastruttura che trasporta il gas del Nord Europa fino al confine italiano (TENP/ Transitgas).

Non operando direttamente sul mercato italiano, l’interesse di Fluxys indica l’esistenza di concrete possibilità che l’Italia diventi il punto di accesso del gas azerbaigiano al mercato europeo. Questo potrebbe avvenire anche sulla base di meccanismi di swap di volumi sui diversi mercati o sui diversi punti della medesima rete.

L’annuncio, venuto a seguito di una trattativa iniziata nel 2012, rappresenta un ulteriore rafforzamento del progetto TAP nella competizione con Nabucco West. Una decisione finale sul progetto è attesa entro l’estate.

Attualmente gli azionisti di TAP sono tre: Axpo (42.5%), Statoil (42.5%) ed E.ON (15%). Se scelto, TAP vedrebbe entrare nel proprio capitale, oltre a Fluxys, anche tre membri del consorzio Shah Deniz: BP, Total e SOCAR. La prospettiva di una diluizione delle quote tra operatori di primo piano del mercato europeo consente una maggiore ripartizione del rischio e quindi rappresenta un elemento di forza per il TAP.

I consumi energetici nel 2012

Consumi energetici mondiali 2012 - quote dei principali consumatori (elaborazioni su BP2013)Secondo i dati pubblicati da BP, nel 2012 i consumi energici mondiali sono ammontati a 12.477 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), 252 in più rispetto al 2011 (+2,1%).

La Cina si è confermata il principale consumatore mondiale, con consumi pari a 2.735 Mtep, 194 in più rispetto al 2011 (+7,7%). Per avere un’idea, il solo aumento del fabbisogno cinese è stato superiore a tutta la domanda italiana. Tra il 2002 e il 2012 i consumi energici cinesi hanno fatto registrare una crescita del 9,8% annuo, arrivando a costituire il 21,9% dei consumi energetici mondiali.

Secondo mercato mondiale – da 2010 – gli Stati Uniti, con consumi pari a 2.209 Mtep (-2,5% rispetto al 2011), seguiti da UE (1.673 Mtep, -0,8%), Federazione Russa (694 Mtep, -0,3%), India (563 Mtep, +5,4%) e Giappone (478 Mtep, -0,6%). L’Italia al 15° posto (senza contare l’UE) con 162 Mtep (-4,2%).

Per quanto riguarda il paniere energetico, a livello globale continua a dominare il petrolio (33%), seguito da carbone (30%), gas naturale (24%), nucleare (4%), idroelettrico (7%) e altre rinnovabili (2%). Consumi in aumento per tutte le fonti, tranne il nucleare, che ha perso il 6,7% a causa degli effetti dell’incidente di Fukushima Dai-Chi (il settore dovrebbe comunque tornare a crescere grazie ai nuovi impianti in costruzione).

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Desfa a Socar, Gazprom rinuncia a DEPA

DESFAGazprom ha rinunciato all’acquisto di DEPA, la società integrata greca di trasporto (tramite DESFA) e distribuzione  del gas naturale in fase di privatizzazione. Nelle scorse settimane era invece apparsa molto probabile un’offerta.

Nonostante la compagnia russa abbia indicato come motivazione l’incerta redditività dell’investimento, appare evidente il ruolo giocato dalla possibile opposizione della Commissione europea all’operazione.

Presentata ufficialmente e accolta positivamente dalle autorità greche è invece l’offerta di Socar, la compagnia statale azerbaigiana, per la sola DESFA, la società che gestisce la rete di trasporto.

L’investimento di Socar in Grecia aumenta considerevolmente le possibilità che a vincere la competizione per il trasporto del gas Azerbaigiano sia il TAP, che attraverserebbe la Grecia prima di arrivare in Italia.

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Aggiornamento: per il gas azerbaigiano la posizione ufficiale di Baku è la fattibilità dei due gasdotti, ma a quanto pare il TAP sarebbe in vantaggio.

Aggiornamento2: l’offerta di Socar per il 66% Desfa è stata presentata ufficialmente e secondo le procedure: la valutazione ufficiale dell’offerta – l’unica pervenuta a Hradf, l’agenzia greca delle privatizzazioni – e l’approvazione definitiva saranno fatte in occasione della prossima riunione del Board of directors.