Focus trimestrale sicurezza energetica – Q3-4 2017

Focus 2017 Q3-4È stato reso pubblico il focus sulla sicurezza energetica relativo al terzo e quarto trimestre del 2017, realizzato per l’Osservatorio di Politica Internazionale (Senato, Camera e MAE).

La prima parte è composta da quattro capitoli: analisi del contesto globale, analisi comparata degli Stati europei, politiche energetiche dei Paesi fornitori e di transito del gas, corridoi energetici europei del gas.

La seconda parte è composta da due approfondimenti dedicati a: la sicurezza energetica e prossimi sviluppi del settore del gas naturale italiano; instabilità in Libia: il settore degli idrocarburi fra centri di potere locali, nazionali e internazionali.

Focus trimestrale sicurezza energetica – Q2 2017

Focus 2017 Q2È stato reso pubblico il focus sulla sicurezza energetica relativo al secondo trimestre del 2017, realizzato per l’Osservatorio di Politica Internazionale (Senato, Camera e MAE).

La prima parte è composta da quattro capitoli: analisi del contesto globale, analisi comparata degli Stati europei, politiche energetiche dei Paesi fornitori e di transito del gas, corridoi energetici europei del gas.

La seconda parte è composta da un approfondimento dedicato al nuovo paradigma energetico globale e all’eredità strategica dell’amministrazione Obama.

Focus trimestrale sicurezza energetica – Q1 2017

Focus 2017 Q1È stato reso pubblico il focus sulla sicurezza energetica relativo al primo trimestre del 2017, realizzato per l’Osservatorio di Politica Internazionale (Senato, Camera e MAE).

La prima parte è composta da quattro capitoli: analisi del contesto globale, analisi comparata degli Stati europei, politiche energetiche dei Paesi fornitori e di transito del gas, corridoi energetici europei del gas.

La seconda parte è composta da un approfondimento dedicato a potenzialità e limiti del sistema-Italia nel processo di elettrificazione sostenibile in Africa.

Focus trimestrale sicurezza energetica – Q4 2016

Focus 2016 Q4È stato reso pubblico il focus sulla sicurezza energetica relativo al quarto trimestre del 2016, realizzato per l’Osservatorio di Politica Internazionale (Senato, Camera e MAE).

La prima parte è composta da quattro capitoli: analisi del contesto globale, analisi comparata degli Stati europei, politiche energetiche dei Paesi fornitori e di transito del gas, corridoi energetici europei del gas.

La seconda parte è composta da due approfondimenti dedicati a: petro-monarchie del Golfo e sicurezza energetica tra strategie di diversificazione e sfide future; il potenziale energetico del Bacino del Levante e il ruolo di israele come fornitore di energia.

EastMed – Incognite sul progetto di gasdotto

Is the EastMed gas pipeline just another EU pipe dream?Segnaliamo un post di Simone Tagliapietra dal titolo Is the EastMed gas pipeline just another EU pipe dream? (la risposta è “tendenzialmente sì…”), pubblicato da Bruegel.

Il progetto EastMed si basa su due assunti: il fatto che le importazioni di gas dell’UE continueranno a crescere nei prossimi decenni e il fatto che dal Bacino del Levante saranno disponibili grandi volumi per l’esportazione.

Secondo Tagliapietra (e l’opinione è ampiamente condivisibile), anche se l’import europeo è destinato ad aumentare, in primo luogo a causa del declino della produzione interna, non è assolutamente detto che il gas del Mediterraneo orientale possa essere competitivo. Altri fornitori, a cominciare dalla Russia, saranno probabilmente più concorrenziali in termini di prezzi.

Inoltre, non è detto nemmeno che nella regione si sviluppi nei prossimi anni un potenziale di esportazione sufficiente a giustificare l’investimento in un tubo da parecchi miliardi di dollari con incerte prospettive di utilizzo. La nuova produzione egiziana sarà infatti destinata a soddisfare la domanda interna (che è in crescita e già oggi superiore a quella francese o turca) e a sfruttare i terminali di liquefazione già esistenti (Idku e Damietta, oggi inutilizzati), mentre la produzione israeliana continua ad essere ostacolata da problemi politici e legali e quella di Cipro per il momento parrebbe avere potenzialità meno consistenti del previsto.

Lo sviluppo di un gasdotto che unisca i flussi di Paesi diversi, inoltre, pone dei problemi di cooperazione che forse potrebbero essere superati trovando prima un accordo per l’utilizzo congiunto dei terminali egiziani. Se questa soluzione funzionerà, si potrà successivamente pensare, in una prospettiva di lungo periodo (oltre i 5 anni), a sviluppare un’ipotesi di infrastruttura più costosa e vincolante, se ci sarà abbastanza gas per i consumi regionali e per l’esportazione.

Nel complesso, insomma, EastMed sembra ad oggi avere prospettive di successo simili a quelle del Nabucco.

Consumi di gas in Italia: 2016 positivo

I consumi di gas in Italia hanno confermato nel 2016 l’andamento positivo già registrato nel corso dell’anno passato. Secondo i dati di Snam Rete Gas, il totale immesso sulla rete è stato di 68,8 Gmc (a 39 MJ/mc), 3,4 Gmc in più rispetto al 2015 (+5,2%). Il dato consolida il netto recupero dell’anno scorso, ma resta ancora distante dal 2008, ossia dal livello pre-crisi (-13,8 Gmc, -16,7%).

I consumi di gas in Italia e le variazioni rispetto all’anno precedente (miliardi di metri cubi)

A far registrare l’aumento più significativo è stato il settore termoelettrico, che ha consumato 22,7 Gmc, +2,5 rispetto al 2015 (+12,1%), grazie soprattutto a una lieve ripresa della produzione di elettricità e al calo dell’offerta idroelettrica. I consumi del settore termoelettrico sono stati nel complesso prossimi al 2012, ma sono rimasti ancora molto distanti dai livelli del 2008 (-10 Gmc, -30,6%), quando si erano attestati a 32,7 Gmc.

L’andamento dei consumi di gas in Italia per settore (2007=100)

Andamento stabile per il settore residenziale (che include anche le piccole attività commerciali), che ha fatto registrare consumi annui pari a 30,8 Gmc (+0,1 Gmc, +0,4% rispetto al 2015). Un livello non molto inferiore al 2008 (-1,8 Gmc, -5,4%), che risente anche della contrazione strutturale della domanda causata dell’efficientamento degli immobili.

Finalmente positiva la tendenza per il settore industriale, che nel corso dell’anno ha consumato 13,1 Gmc, in aumento rispetto all’anno passato (+0,6 Gmc, +4,9%), ma ancora inferiore rispetto al livello del 2008, quando i consumi erano stati pari a 14,2 Gmc (-1,2 Gmc, -8,1%).

Relativamente stabili in valore assoluto, infine, gli altri consumi (esportazioni, consumi di sistema, reti di terzi), pari a 1,9 Gmc, analoghi al 2015.

L’andamento dei consumi di gas in Italia per settore (miliardi di metri cubi)

Per quanto riguarda la distribuzione dei consumi durante l’anno, la forte stagionalità della domanda residenziale per riscaldamento si è confermata l’elemento dominante, con consumi nel primo e nel quarto trimestre prossimi a valori doppi rispetto a quelli del secondo e del terzo.

L’andamento e la composizione dei consumi di gas in Italia per trimestre (miliardi di metri cubi)