EIRA newsletter – luglio/agosto 2014

EIRA - july/august 2014Segnalo l’uscita del numero di luglio/agosto dell’Energy International Risk Assessment.

In questo numero i curatori hanno prestato particolare attenzione al Medio Oriente e alle questioni petrolifere. Interessante, ma forse esagerato, l’allarme sui cambi di azionariato in Azerbaigian. Convidisibile, infine, l’appello di Demostenes Floros a ripensare la questione delle sanzioni alla Russia e dell’interdipendenza tra Bruxelles e Mosca.

Oltre la Crimea. Russia contro Europa?

Aldo Ferrari - Oltre la Crimea. Russia contro Europa? «La crisi dell’Ucraina che, dopo l’annessione della Crimea alla Russia, è continuata nelle regioni orientali del Paese, ha profondamente modificato la posizione di Mosca nello scenario internazionale.

La Russia deve ora affrontare una crisi dei suoi rapporti con l’Occidente ancora più grave di quella seguita alla guerra con la Georgia dell’agosto 2008, che pure aveva indotto molti osservatori a parlare con eccessiva precipitazione di “nuova guerra fredda”.

Un nuovo ebook ISPI affronta i temi centrali della odierna situazione russa, tanto nella sfera interna quanto in quella esterna, cercando di comprendere e indagare le ragioni profonde delle difficoltà di un rapporto quello tra Russia ed Europa, o per generalizzare tra Russia e Occidente, che permangono anche venticinque anni dopo la caduta dell’ex Unione Sovietica».

Il volume è scaricabile gratuitamente qui e contiene anche un mio breve saggio dal titolo «Europa-Russia: una convivenza energetica».

IEA: la sicurezza energetica dei Paesi membri

IEA - Energy Supply Security: The Emergency Response of IEA Countries - 2014 EditionCome riportato da SQ, l’Agenzia internazionale per l’energia ha pubblicato dell’edizione 2014 dell’Energy Supply Security: The Emergency Response of IEA Countries.

Si tratta di un report di oltre 600 pagine che che ricostruisce le politiche di risposta alle emergenze in materia di approvvigionamento di gas e petrolio dei Paesi membri e di alcuni Paesi chiave (Cile, Cina, India e ASEAN).

Naturalmente, è disponibile anche una scheda dedicata all’Italia, scaricabile qui. La scheda ricostruisce brevemente la struttura e l’evoluzione del settore petrolifero e di quello del gas dal 1973 a oggi, illustrando poi le misure di emergenza previste dalla legge e le strutture governative preposte.

Nel complesso, il sistema sembra disporre degli strumenti adeguati a far fronte ad eventuali emergenze, anche se la futura riduzione della capacità di raffinazione potrebbe rappresentare un problema.


Le infrastrutture petrolifere italiane (© IEA)Le infrastrutture del gas in Italia (© IEA)


L’azione esterna dell’UE in campo energetico

GR:EEN - Geopolitical, market-oriented and normative approaches in the EU’s external energy action È stata pubblicata l’uscita di luglio della newsletter del progetto GR:EEN, dedicata a Geopolitical, market-oriented and normative approaches in the EU’s external energy action.
Segnalo in particolare tre articoli:

Consegnato il primo motore navale dual-fuel

gCapitain - Engine to Power World’s First Dual-Fuel Containership Delivered to ShipyardCome riportato da gCapitan, è stato consegnato ai cantieri NASSCO di San Diego il primo motore navale con doppia alimentazione, gasolio e gas naturale. Il propulsore muoverà un cargo della classe Marlin da  3,100-TEU.

Il motore è stato prodotto in Corea del Sud su licenza MAN e consente l’utilizzo del gas stoccato sulla nave direttamente sotto forma di GNL. Assieme al propulsore sono stati infatti consegnati due serbatoi criogenici da 900 metri cubi, per un totale di circa un milione di metri cubi di gas.

La soluzione tecnologica adottata rappresenta un importante passo avanti verso la diversificazione delle fonti nel settore trasporti, dominato da quasi un secolo dai derivati del petrolio. Oltre alle ricadute in termini di sicurezza dell’approvvigionamento, i motori a doppia alimentazione consentono anche di sfruttare i eventuali differenziali di prezzo tra combustibili e soprattutto di adattare la propulsione in base alle normative di emissione locali, introducendo un ulteriore elemento competitivo nel settore del trasporto marittimo.

A spingere verso un maggiore uso del gas è anche la normativa sulle emissioni marittime, che soprattutto in Europa sta diventando sempre più stringente. Sebbene i derivati del petrolio siano attualmente destinati a dominare ancora a lungo il mercato del trasporto navale, il GNL vedrà senza dubbio crescere la propria quota, anche considerando il cospicuo numero di progetti in cantiere. La tecnologia a doppia alimentazione potrebbe rivelarsi determinante e segnare un vero e proprio cambio di passo nell’industria.

Rosneft e Novatek nel mirino degli USA

Sanctions on Entities Within the Financial Services and Energy Sectors of RussiaGli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro la Russia, accusata di destabilizzare l’Ucraina orientale e di occupare la Crimea.

Le sazioni colpiranno innanzitutto due banche, Gazprombank e VEB, la banca statale russa che opera anche i pagamenti per conto del governo di Mosca. Saranno poi colpite Rosneft, il colosso petrolifera statale, e Novatek, il principale operatore del gas privato.

Le sazioni prevedono il divieto di erogare prestiti con durata superiore ai 90 giorni, per impedire l’accesso al credito di lungo periodo. Nel caso delle banche, prevede anche un divieto di acquisto di eventuali nuove azioni.

Oltre alle quattro società, nel provvedimento sono inclusi anche otto aziende russe produttrici di armi, le due repubbliche autoproclamate dell’Ucraina orientale e Aleksandr Borodai, primo ministro della repubblica popolare di Donetsk.

L’annuncio segna un passo avanti importante nell’escalation della pressione statunitense e un segnale preciso di fermezza (da parte di un’Amministrazione peraltro generalmente indecisa e ondivaga), ma le misure non sembrano tali da portare a una rottura tra le parti.

In particolare, la scelta di non colpire direttamente Gazprom, la società più esposta nella crisi russo-ucraina, evita di far precipitare irrimediabilmente la situazione. Situazione che peraltro prima delle sanzioni appariva avviata a una possibile stabilizzazione, dopo l’offensiva delle forze governative dei giorni scorsi.

La posizione dei governi europei più favorevoli al dialogo e alla cooperazione appare così indebolita, proprio alla vigilia di un importante giro di nomine UE.

Aggiornamento: i governi europei non si sono accordati sulle sanzioni, anche se è arrivato l’annuncio della creazione entro luglio di una lista di soggetti russi da sanzionare. Intanto, è stata annunciata la decisione di congelare temporaneamente i programmi condotti in Russia dalla BERD (24 miliardi di dollari) e della BEI (500 milioni di dollari).