Segnaliamo uno studio congiunto di Meghan O’Sullivan (Harvard), Indra Overland (NUPI) e David Sandalow (Columbia) dedicato ai risvolti geopolitici della diffusione delle fonti rinnovabili.
Gli autori evidenziano, in particolare, sette meccanismi attraverso cui le rinnovabili possono influenzare la geopolitica:
- approvvigionamento di nuove materie prime, fondamentali per le nuove tecnologie energetiche (come litio, cobalto, indio), la cui diffusione geografica e i cui processi produttivi sono profondamente diversi da quelli delle materie prime energetiche tradizionali;
- nuova “maledizione delle risorse” per i Paesi esportatori delle materie prime indispensabili per le nuove tecnologie energetiche;
- riduzione della domanda di petrolio e gas, con un impatto diretto sui Paesi produttori e sulle loro prospettive di sviluppo;
- struttura delle reti elettriche, che per rispondere ai nuovi tipi di generazione dovranno essere adeguate, con profonde implicazioni anche sul piano internazionale;
- riduzione del cambiamento climatico e delle sue conseguenze, anche in termini di instabilità regionali indotte da fattori climatici;
- accesso energetico e riduzione della povertà energetica, grazie alla diffusione della generazione distribuita a basso costo;
- rapporto tra tecnologia e finanza, basato sulla digitalizzazione e sulle potenzialità di strumenti di mercato avanzati per rendere più rapida ed efficiente la diffusione delle rinnovabili, determinando anche un significativo vantaggio competitivo per i Paesi che si muoveranno per primi.