Snam: piano strategico 2013-2016

Snam presenta il Piano Strategico 2013-2016Snam Rete Gas ha presentato il piano strategico per il prossimo quadriennio, con investimenti pari a 6,2 miliardi di euro, di cui 1,3 nel solo 2013.

Tra le infrastrutture programmate, altri 1.000 km di rete (+3% rispetto al 2012) e 150 MW di potenza di compressione installata (+17% rispetto al 2012), con un potenziamento complessivo della capacità di reverse flow verso altre reti europee.

Sul fronte dello stoccaggio, Snam ha annunciato un aumento della capacità di modulazione del 25% (da 10,7 Gmc nel 2012 a circa 13,5 Gmc nel 2016) e a un incremento del 14% della capacità di punta.

Sul piano internazionale, Snam prevede un consolidamento delle partecipazioni recentemente acquisite: quelle effettuate nel quadro dell’alleanza Fluxys (tra cui le interconnessioni UK-continente), che richiederanno altri 100 milioni di euro di investimenti nei prossimi anni, e soprattutto quelle nella rete francese TGIF, acquisita al 45% da Snam assieme a EDF e GIC.

L’acquisizione di TGIF, che richiederà ulteriori 600 milioni di euro, è particolarmente importante perché destinata a essere un tassello fondamentale della rete unica europea, in grado di interconnettere i rigassificatori spagnoli con il mercato francese, ma anche con quelli dell’Europa centrale.

TAP: parere favorevole per l’esenzione

Trans Adriatic Pipeline (TAP)Il gasdotto TAP ha ottenuto il parere favorevole preliminare alla richiesta di esenzione dell’accesso a terze parti. A esprimerlo è stata l’Autorità per l’energia, congiuntamente ai regolatori greco (RAE) e albanese (ERE),

Si tratta di un importantissimo passo avanti per il gasdotto in vista della competizione col gasdotto Nabucco West per aggiudicarsi il ruolo di ultimo tratto dell’infrastruttura di esportazione del gas azerbaigiano nell’UE. Una decisione in merito è attesa entro giugno.

Interessante notare come l’Autorità citi tra i fattori rilevanti, oltre a contributo positivo del TAP in termini di sicurezza degli approvvigionamenti e di diversificazione delle fonti, anche la possibilità di accedere ai mercati balcanici sfruttando la capacità del gasdotto in controflusso.

Algeria, Libia e impegno internazionale

Western Libyan Gas ProjectDopo l’assalto terroristico al sito algerino di In Amenas in gennaio, nuovi problemi di sicurezza hanno scosso nei giorni scorsi gli approvvigionamenti di gas dal Nordafrica. Sotto attacco questa volta il sito libico di Mellitah, operato da una joint-venture con a capo Eni.

Secondo quanto riportato, le guardie di sicurezza degli impanti sono state coinvolte sabato in scontri a fuoco con formazioni paramilitari di ex-ribelli. L’intervento delle forze armate regolari ha ricondotto la situazione all’ordine, ma nel frattempo le esportazioni di gas verso l’italia sono state bloccate per due giorni. A partire da oggi si dovrebbe tornare alla normalità.

L’incidente è tutto sommato di lieve entità e ha confermato che il calo dei consumi e la ridondanza delle infrastrutture consentono all’Italia di avere oggi un livello di sicurezza degli approvvigionamenti tutto sommato piuttosto elevato.

Resta però una considerazione politica più ampia: l’interscambio energetico (e non solo) coi Paesi del Nordafrica rappresenta un legame di lungo periodo per il nostro Paese. Un legame che richiede un costante impegno e collaborazione con le controparti, sia nel campo della sicurezza, sia in ambito economico. Speriamo che la crisi politica ed economica del nostro Paese non privi i nuovi inquilini di Palazzo Chigi di questa consapevolezza.

Crollano ancora i consumi di gas

Consumi gas, a febbraio -18,4%Mentre qualcuno parla di ulteriore sovracapacità di importazione per decreto, il mercato italiano del gas continua nella sua caduta libera.

Secondo le stime di SQ, febbraio ha fatto registrare un -18,4% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. A gonfiare il dato è stata l’ondata di freddo dell’anno scorso, ma la tendenza di fondo resta: -2,4% rispetto al 2011. Se si considera la media dello stesso periodo degli ultimi nove anni, il calo è di quasi il 7%.

Considerando i settori di consumo, oltre a un fisiologico calo di quelli residenziali a causa del minor freddo, il dato sicuramente più impressionante è quello del termoelettrico: -28,3% sul 2012 e -22,9% sul 2011. Le ragioni sono note. Preoccupante anche il calo, più contenuto, del settore industriale.

Fincantieri Oil & Gas in espansione

FincantieriFincantieri ancora una volta protagonista della cantieristica mondiale. Il gruppo statale italiano, attraverso la controllata Fincantieri Oil & Gas, ha rilevato il 50,75% di STX OSV, leader mondiale nella costruzione di mezzi navali di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale (Offshore Support Vessel). L’operazione dovrebbe costare circa 900 milioni di euro.

STX OSV impiega oltre 9.000 dipendenti in 10 cantieri in tutto il mondo: 5 in Norvegia, 2 in Romania, 1 in Vietnam e 2 in Brasile, di cui uno in costruzione. Nell’ultimo triennio ha generato mediamente ricavi pari a circa 1,6 miliardi di euro e rappresenta una realtà chiave nel mercato globale.

Con l’acquisizione di STX OSV, Fincantieri raddoppia le proprie dimensioni e diventa il quinto gruppo cantieristico al mondo (il più grande gruppo al mondo non-coreano) e l’unico produttore occidentale per diversificazione e presenza in tutti i settori ad alto valore aggiunto, capace di confrontarsi con i giganti asiatici.

Per fortuna non tutto il Paese si muove al passo della sua classe politica.

Ancora sulla SEN

Come è già stato detto su questo blog, la politica energetica non sembra essere un tema particolarmente attraente in questa campagna elettorale.

Tuttavia, per chi fosse interessato ad un commento sul documento di consultazione pubblicato dal Ministero per lo Sviluppo mi permetto di suggerire un breve testo, che ho recentemente pubblicato su Energheia magazine, una rivista on-line che si occupa di rinnovabili, efficienza energetica ed edilizia.