Focus trimestrale sicurezza energetica – Q3 e Q4 2012

Osservatorio di Politica Internazionale - Focus sicurezza energetica - Q1 2012È stato reso pubblico il focus sulla sicurezza energetica relativo al terzo e quarto trimestre 2012 realizzato per l’Osservatorio di Politica Internazionale (Senato, Camera e MAE).

Il primo capitolo del Focus è dedicato all’analisi del fabbisogno di gas nei principali mercati europei, con specifico riferimento alla generalizzata contrazione dei consumi nel corso del 2012 e ai differenziali di prezzo finale tra i diversi Paesi europei.

Il secondo capitolo è invece dedicato all’offerta e, nello specifico, alle politiche dei Paesi produttori di gas naturale e dei Paesi di transito dei gasdotti attualmente in funzione o in fase di progettazione/realizzazione. Ai recenti sviluppi del sistema di infrastrutture di trasporto e alle prospettive di realizzazione di nuovi progetti è poi dedicato il terzo capitolo.

Infine sono presenti due approfondimenti, uno dedicato al decomissioning nucleare e l’altro alle conseguenze geopolitiche dei cambiamenti nel mercato petrolifero statunitense.

I livelli di pressione fiscale sul gas in Europa

La bancadati di Eurostat ha pubblicato i dati relativi al prezzo del gas in Europa nel primo semestre 2012.

Sostanzialmente confermato il quadro d’insieme del semestre precedente, con il gas italiano più caro della media per i clienti residenziali (classe D2, tra 500 e 5.000 mc all’anno), soprattutto a causa dell’alta pressione fiscale: 34%, contro una media UE del 22% (tabella nrg_pc_202).

Pressione fiscale sui clienti residenziali (D2) - primo semestre 2012 - fonte: elaborazione su Eurostat nrg_pc_202

Pressione fiscale sui clienti residenziali (D2) – primo semestre 2012 – fonte: elaborazione su Eurostat nrg_pc_202

Prezzi sotto la media europea invece per i clienti industiali (classe I3, tra 2,5 e 25 milioni di mc all’anno) grazie a una pressione fiscale deciasamente sotto la media europea: 11 contro 21% (tabella nrg_pc_203).

Pressione fiscale sui clienti industriali (I3) - primo semestre 2012 - fonte: elaborazione su Eurostat nrg_pc_203

Pressione fiscale sui clienti industriali (I3) – primo semestre 2012 – fonte: elaborazione su Eurostat nrg_pc_203

Il vantaggio fiscale per le aziende è sicuramente condivisibile, perché tiene conto delle esternalità positive create dall’attività industriale (e rappresenta un raro esempio di politica industriale).

Resta invece decisamente vessatorio il livello di pressione fiscale per i clienti residenziali, soprattutto se si considera che (a parte i casi estremi dei Paesi nordici), gli unici Paesi con livelli di pressione fiscale superiore al nostro sono Romania e Paesi Bassi, che però essendo Paesi produttori hanno un costo della materia prima molto inferiore e quindi anche prezzi finali inferiori, nonostante la più alta pressione fiscale.

Prisma: la piattaforma del mercato europeo

Snam Rete Gas aderisce all’European Capacity PlatformA inizio dicembre anche Snam Rete Gas è entrata nell’azionariato di Prisma – European Capacity Platform. Prisma è una piattaforma digitale che da aprile 2013 consentirà agli operatori di rete europei di scambiare in modo unificato capacità di trasporto di gas.

Il progetto, a cui partecipano finora 19 TSO europei, anticipa il Codice di Rete europeo emanato dall’ENTSOG (European Network of Transmission System Operators for Gas), che entrerà in vigore entro il 2014. I Paesi coinvolti finora in Prisma sono Italia, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania e Olanda.

L’integrazione sempre più stretta tra le reti di trasporto del gas naturale in Europa rappresenta l’elemento più importante per garantire la sicurezza energetica dei Paesi membri nei prossimi decenni. L’avvio di Prisma va senza dubbio in questa direzione, anche perché il mezzo più efficace per conseguire una completa interconnessione continentale è la creazione dei meccanismi che spingano gli operatori ad agire sempre di più su una dimensione europea.

Passera boccia il capacity payment del gas

Corrado Passera, ministro dello sviluppo economicoSecondo quanto riportato da SQ e Reuters, il ministro Corrado Passera ha bocciato l’ipotesi di un capacity payment per i contratti del gas di lungo periodo con clausola take-or-pay, il meccanismo immaginato per scaricare i costi dei contratti di Eni sui consumatori.

Rispondendo alla Camera, il ministro ha anche espresso riserve sul meccanismo di assicurazione obbligatoria sull’oscillazione del prezzo avanzata dall’Autorità. Secondo Passera il rischio è che il meccanismo disincentivi Eni a cercare la rinegoziazione dei contratti take-or-pay.

Passera sembra determinato a lasciare che meccanismi di mercato giochino un ruolo più forte nel riequilibrare il mercato nazionale del gas. Resta però da vedere quanto sia genuino e quanto piuttosto si tratti di una posizione ad hoc per fornire a Eni una base negoziale più forte in fase di negoziazione con le proprie controparti.

Energia e politica estera

Politica energetica dell’Unione Europea e le scelte dei paesi membri - Matteo Verda«Energia e politica estera. L’Italia, la sicurezza energetica e gli interessi nazionali» è il titolo di un volume pubblicato in questi giorni dalla fondazione Farefuturo e da ISPI e presentato ieri alla Farnesina.

Il lavoro esplora diverse tematiche connesse alla sicurezza energetica e ha l’indubbio pregio di presentare nel panorama italiano un dei pochi esempi di ricerca policy-oriented.

Il volume  comprende diversi contributi:

1. Sicurezza energetica e sistema internazionale, di Paolo Quercia
2. Sicurezza energetica e competitività nazionale, di Davide Urso
3. Sicurezza energetica e libertà di mercato, di Carlo Stagnaro
4. Geopolitica degli approvvigionamenti energetici italiani, di Carlo Frappi
Introduzione
5. Politica energetica dell’Unione Europea e le scelte dei paesi membri, di Matteo Verda
6. Il concetto di sicurezza energetica della NATO, di Ferdinando Sanfelice di Monteforte
7. Italia e Russia: relazioni privilegiate o pericolose?, di Aldo Ferrari
8. Le importazioni di idrocarburi dall’Africa, di Lia Quartapelle
9. Obiettivi ambientali post Kyoto e sviluppo della “Green Economy”, di Marzio Galeotti e Antonio Villafranca