MSE – Consumi di gas di aprile

Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento per l'EnergiaIn ripresa momentanea ripresa i consumi di gas naturale in Italia.
Il MSE ha pubblicato i dati dei consumi di gas naturale relativi al mese di aprile 2012, attestatisi a 5,2 Gmc (39 MJ/mc), in aumento del 6,5% rispetto allo stesso mese del 2011. L’incremento totalmente dovuto al picco nei consumi residenziali (+43%), mentre l’uso termoelettrico conferma il momento di crisi (-13%).
A livello aggregato, i consumi complessivi di gas nei primi 4 mesi del 2012 sono calati dello 0,9% (a 32 Gmc) rispetto allo stesso periodo del 2011.

Il mercato che verrà. Liberalizzazioni, sicurezza energetica e politica europea

ISPI - Palazzo Clerici - MilanoDomani giovedì 17 Maggio presso l’ISPI- Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano (Palazzo Clerici – via Clerici, 5) si terrà un seminario di ricerca dal titolo “Il mercato che verrà. Liberalizzazioni, sicurezza energetica e politica europea”, dalle 15.00 alle 17.00.
I lavori prenderanno spunto dal volume di Matteo Verda “Una politica a tutto gas. Sicurezza energetica europea e relazioni internazionali” (Università Bocconi Editore, 2011). Oltre all’autore, interverranno anche Massimo Nicolazzi, CEO di Centrex Europe, e Evgeny Utkin, analista e redattore di QuotidianoEnergia.

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Aggiornamento – Le slides della presentazione.

MSE – Consumi di gas di marzo

Ministero dello sviluppo economicoIn attesa dei dati di aprile, il Ministero della sviluppo economico ha pubblicato i dati relativi ai consumi di gas del mese di marzo, che hanno fatto registrare un vero e proprio crollo, attestandosi a 6,5 Gmc (-22% rispetto al 2011).

Dopo l’impennata di febbraio causata dall’ondata di freddo (+19%), riprende la tendenza del mercato italiano a contrarsi, iniziata nell’ottobre scorso. Secondo quanto riportato dal GME, la riduzione dei consumi di marzo si è concentrata soprattutto nel settore residenziale (-28%) e in quello termoelettrico (-22%), ancora penalizzato dal boom delle rinnovabili; in flessione solo contenuta gli usi industriali (-4%).

La manipolazione del mercato del gas

La manipolazione del mercato del gas

In un mercato del gas europeo che Eurogas press release on More customers, consuming less gas, in 2011 sotto il peso della crisi, mentre i costi dei contratti di lungo periodo con formula take-or-pay sono tenuti alti dall’indicizzazione al petrolio, i prezzi spot restano costantemente più bassi e gli operatori che hanno meno take-or-pay nei propri portafogli riescono a fare margini più importanti.

Non c’è da stupirsi che di fronte a questa situazione, i grandi operatori europei legati da contratti di lungo periodo – soprattutto con Russia e Algeria, ma anche Norvegia – cerchino di rinegoziare le proprie posizioni, ottenendo sconti e un maggior peso delle quotazioni spot nelle formule di prezzo. I primi a spuntare lo sconto sono stati i tedeschi di E.on (2010), ma quest’anno c’è riuscita anche Eni (con effetti retroattivi al 2011). Aggiustamenti marginali, ma che consentono di dare ossigeno ai bilanci.

Non c’è nemmeno da stupirsi del fatto che il principale fornitore di gas, nonché la principale controparte dei contratti take-or-pay degli operatori europei, cerchi in tutti i modi di difendere il favorevole status quo (il connubio “volumi garantiti + quotazioni alte” è una manna per i bilanci dei produttori). Il direttore per la strutturazione dei contratti di Gazprom, Sergei Komlev, ha recentemente paventato i rischi connessi al passaggio ad un modello più simile a quello americano, basato su soli contratti di breve periodo.

Come da copione, Komlev ha messo l’accento sulla necessità di mantenere contratti di lungo periodo per garantire gli investimenti necessari, paventando anche il rischio che prezzi più alti spostino volumi su mercati diversi da quello europeo. Su quest’ultimo punto, giova ricordare che per spostare volumi occorrerebbe avere le infrastrutture per farlo, e la rete di gasdotti che rifornisce l’UE è in questo senso un vincolo più per la Russia che per i Paesi europei.

Sulla questione degli investimenti, ammesso e non concesso che i contratti di lungo periodo siano indispensabili per creare nuova capacità di importazione, resta il fatto che l’indicizzazione ha da tempo perso la sua storica ragion d’essere (la sostituibilità del gas all’olio combustibile nella generazione elettrica, oltre alla difficoltà per i sovietici di prezzare una merce in un’economia pianificata) e che rappresenta una rendita per i produttori completamente scollegata dalle effettive dinamiche di domanda e offerta.

Il fatto che poi gli stessi produttori investano in nuove infrastrutture non significa che questa sia l’unica possibilità di garantire l’approvvigionamenti dei mercati europei. Come ricordato da Jonathan Stern, nessun altra materia prima si vende con contratti con un orizzonte temporale così lungo (oltre 15 anni) e sulla base del prezzo di un prodotto diverso (e scarsamente sostituibile).

Lungi dall’essere una protezione “da ogni forma di manipolazione del prezzo” – come ha sostenuto Komlev – in tempi di prezzi del petrolio strutturalmente alti, l’indicizzazione al prezzo del petrolio rappresenta dunque probabilmente la principale manipolazione del mercato del gas naturale in Europa.

Una storia felice

Alessio Zanardo - Una storia feliceLa storia del gas naturale in Italia, si sa, è una delle grandi avventure industriali e politiche del Paese. Spesso tuttavia la ricostruzione degli eventi è frammentaria, o focalizzata solo su certi aspetti o alcuni attori.

Il libro di Zanardo ricostruisce la storia del metano dal secondo dopoguerra agli sviluppi infrastrutturali degli anni Settata e Ottanta, culminati con la realizzazione del Transmed. Particolarmente interessante l’analisi del rapporto tra la rendita metanifera, l’ampliamento della rete e il ruolo dei diversi decisori politici. Completano il testo un’interessante appendice statistica e un’intervista a Luigi Meanti.

Un testo agile e interessante, che aiuta a rileggere la storia del gas naturale in Italia e a capire un po’ meglio i meccanismi che hanno legato le scelte politiche a quelle industriali e di politica estera.


Alessio Zanardo
Una storia felice. Il gas naturale in Italia da Mattei al Transmediterraneo
Aracne, 2008, 166 pp.
ISBN/EAN:  978-88-548-1618-3
Scheda di IBS
Servizio bibliotecario nazionale


Dai gatti selvaggi al cane a sei zampe

Daniele Pozzi - Dai gatti selvaggi al cane a sei zampeQuella dell’Agip è un’avventura affascinante, una storia nella storia dell’Italia del Novecento. Proseguita nella più ampia vicenda di Eni, che tra colpi di scena, grande politica e piccole vicende umane ha segnato la storia della Repubblica.

Il libro di Pozzi ripercorre con una prosa piacevole tutte le fasi della storia di Agip/Eni, dai pionieri dell’industria petrolifera in Italia fino alle sfide del dopo Mattei e al nuovo slancio di inizio anni Settata, analizzando puntualmente il contesto organizzativo e quello internazionale di tutti i passaggi chiave.

Una lettura appassionate per chi ama la storia e per chi vuole capire un po’ meglio l’eredità di decenni di esperienza di industria italiana, fatta di vicende organizzative più ampie e complesse delle sole biografie dei grandi personaggi.


Daniele Pozzi
Dai gatti selvaggi al cane a sei zampe. Tecnologia, conoscenza e organizzaiozne nell’Agip e nell’Eni di Enrico Mattei
Marsilio, 2009, 547 pp.
ISBN/EAN:  978-88-317-9712-2
Scheda dell’editore
Servizio bibliotecario nazionale